L'incudine (lat.: incus) è un piccolo osso, la cui dimensione non raggiunge nemmeno 1 centimetro, situato nell'orecchio medio. Generalmente le sue dimensioni sono pari a circa 0,7 centimetri. Il suo peso è inferiore ai 30 milligrammi. L'incudine è un osso simmetrico e pari ed è incluso nella cosiddetta catena degli ossicini dell'udito. In particolare questo breve osso si frappone tra la staffa e il martello. La sua funzione è quella di trasmettere le vibrazioni, a loro volta prodotte dalle onde sonore filtrate dalla membrana timpanica, alla staffa. Il malleo, appoggiato sulla membrana, trasmette le vibrazioni all'incudine. Questo a sua volta trasmette le vibrazioni alle staffe. Per questo è considerato uno degli ossi fondamentali nella corretta fisiologia del processo di audizione. La struttura dell'incudine comprende due radici (chiamate anche rami, apofisi, processi o branche) e un corpo centrale. Spesso la sua forma è stata paragonata a quella di un dente molare, tuttavia guardandolo si può certamente affermare che somigli di più proprio a un incudine. Storia Per la prima volta l'incudine venne descritto da Alessandro Achillini nel suo testo De Phisico Audito (datato 1512). La prima breve descrizione dell'incudine è apparsa nel testo Commentaria super anatomia Mundini, scritto da Jacopo Berengario da Carpi. Ciononostante, il primo ricercatore che si avvalse dell'uso del termine incus, paragonando l'osso a un incudine, fu Andreas Vesalius. Nel suo lavoro De humani corporis fabrica, pubblicato nel 1543, quest'osso venne descritto accuratamente e con dovizia di particolari. Ma il lavoro di ricerca su questo piccolo osso così importante per i processi di audizione non si fermò qui e già nel 1615 Pieter Paaw descrisse l'incudine come il quarto osso audicolare. Il corpo dell'incudine Il corpo di quest'osso ha una forma cuboidale, in quanto è lievemente schiacciato nella sua parte trasversale. La superficie anteriore dell'incudine include una faccia articolare. Quest'ultima è concavo-convessa ed è abbastanza profonda, in quanto si ricongiunge con il martello in un'articolazione a sella. Quest'articolazione è chiamata incudo-malleolare. Proprio dal corpo iniziano i due rami dell'incudine, posizionati in modo tale da essere ortogonali uno rispetto all'altro. Inoltre dal corpo inizia il legamento superiore che raggiunge il recesso epitimpanico. I due rami non sono di lunghezza uguale, bensì un ramo è chiamato Ramo breve mentre l'altro è il Ramo lungo. Processo breve Il ramo più corto è quello superiore. La sua orma è conica e il processo si proietta all'indietro raggiungendo presto l'ingresso dell'antro mastoideo chiamato aditus ad antrum. Il processo più breve raggiunge la fossa dell'incudine (alla quale si attacca tramite il legamento posteriore dell'incudine). In particolare il legamento si trova nella zona postero-inferiore del vicino recesso epitimpanico. Processo lungo Il ramo più lungo è quello inferiore: esso decorre lungo la parte inferiore dell'incudine in maniera verticale. Questo ramo è situato dietro al manico del martello e si sviluppa parallelamente allo stesso. Esso si piega medialmente per terminare con una propria estremità leggermente arrotondata (chiamata processo lenticolare). Quest'ultima è ricoperta di tessuto cartilagineo. Proprio tramite questa superficie il processo lungo si articola con la vicina testa della staffa e in questo modo forma l'articolazione incudo-stapediale. Ossificazione L'incudine, nel periodo embriologico, si sviluppa dal primo arco faringeo esattamente come molte altre ossa utilizzate nel processo di masticazione (tra cui occorre ricordare la mandibola e l'osso mascellare, sicuramente quelli più importanti). Dal primo arco faringeo, inoltre, si sviluppa la cartilagine di Meckel. Quest'ultima si sviluppa posteriormente e forma l'abbozzo che, nel corso del 4° mese di gestazione, sarà sostituito dal tessuto osseo in un processo di ossificazione encondale. Nonostante ciò, nei primi mesi dopo la nascita l'incudine non sarà comunque resistente come le altre ossa del corpo e servirà del tempo affinché il processo di solidificazione giunta a suo termine. L'incudine nell'evoluzione L'incudine è un osso prerogativo unicamente dei mammiferi e non è mai stato riscontrato in altre specie animali. Ciononostante, storicamente esso deriva dall'osso della mascella superiore. Quest'osso, detto anche Osso quadrato, è presente nei rettili: sembra che l'incudine si sia sviluppata proprio a partire da quest'osso, diventando quindi fondamentale per i mammiferi. Secondo la maggior parte degli studiosi della biologia evoluzionistica, le 3 ossa responsabili dei processi di audizione nel corso dell'evoluzione si sono ridotti fino a diventare, per l'appunto, degli ossicini di percezione delle vibrazioni aeree. A sostenere questa tesi ci ha pensato anche un articolo pubblicato sulla rivista Nature. Patologie legate all'incudine L'incudine può essere colpito da diverse patologie dell'apparato uditivo in generale e dell'orecchio medio nello specifico. Tra le più importanti occorre ricordare il Colesteatoma. Questa patologia è caratterizzata da una rapida raccolta di cellule epiteali nelle vicinanze del timpano o dei tre ossicini, interessandoli tutti. Le cellule epiteali sono che si raccolgono nell'orecchio medio sono rappresentate da numerosi detriti cellulari. Spesso e volentieri questa patologia si sviluppa a seguito delle infezioni batteriche del canale uditivo. Tuttavia, l'infezione batterica è soltanto una delle cause che potrebbero scatenare il Colesteatoma. Il principale sintomo di questa malattia è rappresentato da un progressivo calo delle capacità uditive (ipoacusia). Questa patologia può comportare numerose complicazioni, talvolta anche potenzialmente dannose. Il pericolo più grande deriva dalla pressione del colesteatoma sulle strutture vicine, tra cui spicca anche l'incudine. Per rimuovere il problema occorre effettuare un intervento chirurgico. Le altre patologie che potrebbero interessare l'incudine sono: - l'otite sieromucosa; - l'otite cronica semplice; - il granuloma colesterinico; - il tumore glomico timpano-mastoideo; - la timpanosclerosi. Inoltre l'incudine, essendo un osso, può essere soggetta alle varie malattie dell'apparato osseo, sebbene la probabilità che ciò accada sia molto piccola. La maggior parte di questi problemi possono venire diagnosticati un'otoscopia sulla membrana timpanica o sul canale uditivo. Infine occorre ricordare che l'incudine è un osso che può essere da traumi in grado di provocare delle lesioni transitorie o permanenti.
Puoi contattarci o venire a trovarci in uno dei nostri centri specializzati e fissare un appuntamento.
Richiedi appuntamento gratuitamenteVeloce anche a casa La prova dell’udito richiede tra i 10 e i 15 minuti.
Prova dell'udito