L'acufene è un fischio, un suono fastidioso che puoi sentire solo tu, in genere all'interno dell'orecchio o al centro della testa.
Può essere continuo o intermittente e colpisce circa il 10% della popolazione mondiale, di ogni età.
Gli effetti dell’acufene sulla vita quotidiana sono molto variabili, anche in relazione alla sua intensità: alcune persone convivono normalmente con questo disturbo, mentre per altre diventa motivo di grande sofferenza, agitazione ed allontanamento sia dal silenzio che dalla vita di relazione.
Le cause sono molte e vanno indagate, per poter scegliere il migliore approccio terapeutico, che si avvale sempre del contributo di varie discipline: tra le più comuni, troviamo senz'altro l’esposizione ad un rumore eccessivo per un tempo prolungato (lavori usuranti, musica in cuffia), l’invecchiamento (perdita dell’udito, artrosi), l’ereditarietà, rumori d’urto improvvisi o infezioni dell'orecchio medio, così come problemi del microcircolo sanguigno;
anche lo stress fa la sua parte, come eventuali reazioni avverse a farmaci ed eventuali lesioni neurologiche o tumorali.
Non è vero ciò che dicono in molti, ossia che l’unica soluzione per l’acufene sia conviverci. Oggi è possibile ottenere un significativo sollievo, in alcuni casi addirittura la remissione dei sintomi, e riprendere una vita normale. Si è dimostrata infatti molto efficace la combinazione di vari trattamenti: apparecchi acustici, counseling, sostegno psicologico, cura del sonno e tecniche di rilassamento.
Gli apparecchi acustici sono di grande aiuto per affrontare l’acufene: si chiamano combi, poiché uniscono l’emissione di un delicato rumore bianco all’usuale amplificazione destinata a favorire la migliore comprensione del parlato; si pongono quindi come antagonisti del disturbo percepito e tendono a sostituirlo con una percezione uditiva piacevole, affinché il cervello possa focalizzarsi su quest’ultima, dimenticando la prima.
Il rilassamento muscolare, la respirazione profonda, la meditazione, lo yoga ed il training autogeno sono tecniche che possono equilibrare le risposte allo stress e sciogliere le tensioni muscolari che determinano o aggravano l'acufene. Lo stesso risultato può essere raggiunto con alcune tecniche manipolative come l'osteopatia e la chiropratica.
La psicoterapia può essere molto utile per comprendere e modificare la percezione e risposta a un disturbo persistente, favorendo una ristrutturazione cognitiva che cambi il peso che il paziente assegna ad un evento negativo, alimentando al tempo stesso la consapevolezza, il controllo e l'armonizzazione delle sensazioni.
Idratazione, consumo di frutta e verdura fresche, riduzione/eliminazione del consumo di sale, dolcificanti, alcolici, grassi saturi e sigarette: sono tutti accorgimenti che possono ridurre lo stress ossidativo e migliorare lo stato di salute generale dell'organismo, così come è fondamentale riposare adeguatamente.
Si tratta di un approccio meno profondo rispetto alla psicoanalisi, basato sulla ricerca di soluzioni di operatività pratica basate sulle potenzialità personali dell'assistito affinché questi, pur nel disagio del disturbo, sappia attivare le proprie risorse e gestirlo al meglio.
MAICO dispone di tecnici specializzati per dare risposte e servizi altamente qualificati in materia di acufene.
Ti consigliamo il corretto approccio diagnostico e trattamenti personalizzati per ottenere il miglior sollievo possibile.
“Ho iniziato a soffrire di acufene appena andato in pensione, non potevo accettare di passare così questa parte della mia vita. Pensavo infatti che non si potesse fare nulla contro l’acufene, ma poi mia nipote mi ha consigliato di andare alla MAICO, ed è qui che ho la risposta che aspettavo. Grazie, grazie davvero!”
“Di giorno non vivevo e di notte non dormivo, per me l’acufene era un tormento insopportabile: finalmente ho trovato tecnici competenti e un apparecchio acustico che mi fa stare bene”
“Ho suonato per anni dal vivo, con volumi molto alti. A un certo punto ho iniziato a sentire male con l’orecchio destro, e poi è subentrato quel fischio insopportabile. Ora mi sento finalmente bene, mi sono affidato a un tecnico MAICO e la mia vita non è più disturbata dall’acufene. Devo confessare che, a volte, quasi me ne dimentico del tutto”
“Finché uno non ne soffre, non capisce quanto male si possa vivere con l’acufene. Per me era difficile concentrarmi sulla lezione, nelle riunioni con gli altri insegnanti, nello studio e nella correzione dei compiti. Adesso finalmente mi sento di nuovo in grado di lavorare bene. Grazie MAICO!”
“Grazie Maico, non speravo più di poter recuperare una vita normale”.
“Sentivo quel fischio acutissimo nell’orecchio e pensavo addirittura di essere pazzo. Il mio medico mi diceva che dovevo farmene una ragione. Ho parlato con alcuni colleghi che mi hanno consigliato di rivolgermi alla MAICO. All’inizio ero scettico, ma ho fatto bene ad ascoltarli, e mi pento di non essermi attivato prima. Grazie MAICO!”
“Immaginate cosa voleva dire lavorare per otto ore al giorno con la mia macchina da cucire e sentire al tempo stesso un ronzio assurdo all’orecchio! Da MAICO ho trovato tecnici davvero preparati ed un grande sollievo: lavoro di nuovo con piacere! Grazie!”
“Ho avuto un brutto incidente in moto e qualche giorno dopo è iniziata la mia odissea con l’acufene: a volte, durante il ricovero, mi sembrava addirittura di non riuscire a capire neanche i medici. I mesi passavano ma il disturbo era sempre lì, per cui a un certo punto mi sono rivolto alla MAICO e sono soddisfatto dei consigli che ho ricevuto: devo indossare un piccolo apparecchio, ma questo è niente rispetto al fastidio che sentivo. Grazie!”
“I miei nipoti mi vedevano sempre di cattivo umore ed era difficile spiegargli che era un acufene a togliermi il sonno e la serenità. Ora i momenti che trascorriamo insieme sono di nuovo fantastici e sono felice di essermi rivolta alla MAICO. Grazie!"
Puoi contattarci o venire a trovarci in uno dei nostri centri specializzati e fissare un appuntamento.
Richiedi appuntamento gratuitamenteVeloce anche a casa La prova dell’udito richiede tra i 10 e i 15 minuti.
Prova dell'udito